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Osteopatia e postura

ADOTTARE UNA POSTURA CORRETTA

Gli Osteopati sono molto attenti riguardo la postura dei loro pazienti, consigliano loro come correggerla e come fare degli esercizi correttivi, in modo tale dopo che li hanno trattati con le loro manipolazioni il loro il beneficio dura più a lungo. Oggi giorno gli stessi medici sono consapevoli dell’importante ruolo che la postura gioca nell’eziologia di differenti patologie.

E’ molto importante sapere come uno dovrebbe “portare” il proprio corpo. Una schiena gibbosa e delle vertebre contratte insieme causano mal di schiena. Il collo incassato nel tronco causa rigidità del collo, dolore agli arti superiori e cefalea. Quando stiamo in posizione eretta quanti di noi distribuiscono egualmente il peso del corpo su entrambe le gambe? La maggior parte delle persone scarica il peso del corpo su di una sola gamba, mettendo così in tensione la pelvi e di conseguenza il tratto lombare. Una cattiva postura mantiene i nostri muscoli contratti, che nel tempo diventano fibrotici.

Quanti genitori sono attenti alla postura dei loro figli? La correzione della postura in un bambino è sicuramente molto più facile che in un adulto. Modalità salutari sviluppate da bambino aiutano da adulti fino alla vecchia. E’ molto importante osservare come il nostro bambino siede, legge, scrive, cammina e gioca.

Le curve fisiologiche della colonna vertebrale sono assenti alla nascita e durante le prime settimane di vita, vi è solo un'unica curva: quella di quando il bambino era nel grembo. Questa curva primaria subisce dei cambiamenti, man mano che il bambino cresce alza la testa, prova a sedersi, camminare a carponi, stare eretto camminare e correre. All’età di tre mesi quando il bambino cerca di alzare la testa e guardare intorno, la curva superiore secondaria – dalla prima vertebra cervicale alla prima vertebra dorsale – incomincia a svilupparsi. Dal nono mese, quando il bambino è capace di sedersi, questa curva diviene convessa anteriormente.

La curva spinale inferiore, quella lombare, che va dalla prima vertebra lombare alla quinta vertebra lombare compare tra il 12mo ed il 18mo mese, quando il bambino prova a camminare. Essa è più prominente nelle femmine che nei maschi.

La lordosi dorsale va dalla seconda vertebra toracica alla dodicesima; La curva pelvica che va dall’articolazione lombosacrale al coccige, guarda anteriormente e posteriormente.

La cifosi primaria dorsale presente alla nascita è mantenuta; le lordosi cervicale e lombare vengono sviluppate durante la crescita, in modo tale da far assumere la posizione eretta.

Meccanicamente queste curve sono così costruite a causa della struttura delle vertebre, esse sono mantenute perfino quando giaciamo sul pavimento. Se queste curve sono eccessive sono causa di vari dolori e disturbi. Ad esempio, le articolazioni spinali sono più vulnerabili ad un disassestamento tra la quinta e sesta cervicale, e la quarta e la quinta lombare, zone, queste, dove le lordosi sono più accentuate.

Sin dalla giovanissima età ogni sforzo dovrebbe essere fatto in maniera da evitare futuri mal di schiena. Il mal di schiena è un sintomo universale. Nell’età adulta quando la degenerazione del disco è già incominciata e la colonna vertebrale tende a diventare rigida, gli esercizi di piegamento in avanti dovrebbero essere assolutamente evitati, e nel caso fossero necessari saranno svolti in maniera molto graduale.


SCEGLIERE IL GIUSTO LETTO

Passiamo un terzo della nostra vita a letto e questo dovrebbe farci riflettere di quanto sia importante la scelta del letto. I migliori materassi sono quelli in lattice a densità variabile in funzione dei pesi delle zone del nostro corpo, in effetti i migliori vengono prodotti su misura. E’ importante mantenere la schiena dritta sia che stiamo in piedi, seduti o a letto mantenendo le corrette curve fisiologiche.
Letti soffici, con materassi con molle, od in cotone, o lana vanno assolutamente evitati. Ed anche il cuscino deve essere ergonomico cioè deve rispettare la curva fisiologica del collo.

Quando una persona cambia letto passando da un letto soffice ad uno duro, può, facilmente, all’inizio avere qualche fastidio, ma tutto ciò passerà nel giro di poche settimane, se questi fastidi dovessero permanere è bene farsi vedere da un osteopata, perché sono indice di una qualche disfunzione lungo la colonna vertebrale.


LA POSTURA DA SEDUTI

Un dolore diffuso lungo tutta la colonna vertebrale difficilmente è dovuto ad una sublussazione di un disco intervertebrale. E’ dovuta più spesso all’indurito stiramento del legamento posteriore della colonna, seguito da una postura errata. A causa dei cronici scorretti modi di stare in piedi o seduti, con in più una curvatura in avanti del busto, in tal modo il paziente sviluppa una schiena curva. Questa modalità di postura reiterata nel tempo indebolisce i muscoli spinali, e non appena i muscoli non riescono a far fronte allo stiramento esso passa ai legamenti e quando i legamenti si trovano per lungo tempo sotto stress, il compenso posturale erompe in un “bel mal di schiena”. Quando il paziente ha un’ipercifosi, la zona delle vertebre poste in cima alla curva dorsale diventano le più dolenti. La cartilagine del disco non ha sensibilità perché non è innervata ed il primo segno di un danno del disco é dovuto allo stretching dei legamenti di supporto.

Il disco prolassato può stirare e gonfiare il legamento posteriore. Una dimensione ridotta del disco intervertebrale porta ad un avvicinamento tra le faccette articolari delle due vertebre adiacenti, con conseguente tensione del legamento che causa dolore.

Dei semplici esercizi di Ginnastica Osteopatica Posturale possono giovare moltissimo a tutte queste disfunzioni di postura, portando il paziente a mantenere una postura corretta.

Il sedere sbracati su di una sedia bassa comporta una considerevole tensione alla zona lombare. Se la modalità di star seduti non viene corretta qualsiasi metodica per migliorare la lombalgia sarà inficiata. Il paziente deve sedere in fondo alla sedia e appoggiarsi allo schienale della sedia. I sofà sarebbero da evitarsi e ad ogni modo, se ciò non fosse possibile, sarebbe bene porre dei piccoli cuscini all’altezza delle vertebre lombari. E comunque sarebbe bene adottare poltrone ergonomiche.


RINFORZARE LA MUSCOLATURA

Degli esercizi specifici sono necessari per rinforzare la muscolatura lassa e debole preposta alla corretta postura, ed eventuali esercizi di stretching per allungare i legamenti contratti e corti.

Una persona con un tono muscolare basso avrà sicuramente dei problemi meccanici tanto quanto un culturista per l’eccessivo tono, come nel caso di un impiegato, sempre seduto di fronte al computer, ed un giardiniere od un muratore, che si trovano a svolgere dei lavori pesanti.

Quando una persona è malata e si trova ad essere allettata essa perde il 7% del tono muscolare al giorno.

Per aumentare il tono muscolare gli esercizi che si svolgono devono usare al massimo i 2/3 della forza del muscolo, e per mantenere tale tono bisogna adoperare 1/3 della sua forza. Il tono cala solo se viene usato solo 1/5 della sua forza. Comunque è bene stare molto attenti a non esagerare troppo con attività specifiche su singole masse muscolari


MOBILITA’ DELLA COLONNA

Le articolazioni intervertebrali possono essere “ipomobili od ipermobili” in entrambi i casi portano a delle patologie del rachide. Un’ipermobilità porta facilmente ad una lesione del disco, a causa di una debolezza del legamento di supporto dell’anulus fibrosus un ernia discale diventa inevitabile. Così pure a causa di una lassità dei legamenti in aggiunta ad un disco prolassato i tempi di cura sono più lunghi.
Anche un’estrema rigidità o ipomobilità della colonna, perdendo la sua capacità di ammortizzare, diventa facile terreno di seri traumi.

RICORDATE

• Quando sollevate un peso usate la forza delle gambe, e non sollevatelo mai con le braccia tese, portatelo il più vicino possibile al tronco
• Non torcete il vostro corpo quando ruotate, piuttosto cambiate la posizione dei vostri piedi e ruotate. Il peggior movimento che possiate fare e quello che unisce al movimento di flessione a quello di rotazione.
• Fate costanti esercizi di estensione del rachide, e mantente un buon tono muscolare addominale.
Rivolgetevi al vostro osteopata di fiducia.

Dott. Giovanni Turchetti DO ND
Membro della British Osteopathic Association (BOA)
Membro del Australian Osteopathic Association (AOA)
Membro del Deutscher Verband für Osteopathische Medizin (DVOM)
V.le Nervi 04100 LATINA - Tel. 347/3270604 339/6641830 - Email: info@osteopata.it

c/o studio "Lodispoto" - Via Eleonora Duse 22 00197 Roma Tel. 06/8074686 06/80690390
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